L’Ispettorato nazionale del lavoro, INL, con nota n. 103/2017/RIS del 27 marzo 2017, ha offerto indicazioni precise sulle aree di attività e le modalità di lavoro degli ispettori dopo l'unificazione di tutte le competenze ispettive ministeriali, INPS e INAIL nel nuovo ente.
Come noto il Jobs Act ha unificato l'attività di controllo in materia sia giuslavoristica che previdenziale e assicurativa, nel nuovo ente INL di diretta emanazione del Ministero del lavoro , cui rispondono anche gli ispettori INPS e INAIL. Il documento sempra evidenziare che ad oggi le competenze degli ispettori dei diversi istituti non sono completamente sovapponibili e c'è bisogno di un periodo di formazione specifica perché tutto il personale ispettivo possa essere autonomamente responsabile di tutti i tipi di accertamento.
La nota 103 2017 specifica, infatti, che in caso di accertamento di violazioni della normativo su lavoro, ad esempio per quanto riguarda orari, contratti, avviamento al lavoro, riposi, occupazione irregolare di minori e di lavoratrici madri, fino a quando non saranno definiti i percorsi formativi sui diversi aspetti della vigilanza in materia di lavoro, gli ispettori INPS e INAIL dovranno interessare l’Ispettorato territoriale del lavoro, al fine dar vita a un unico accertamento, comprensivo sia della materia previdenziale/assicurativa che lavoristica.
Allo stesso modo, sempre fino alla definizione dei relativi percorsi formativi da parte degli Istituti sulla materia previdenziale e assicurativa, il dirigente territoriale dell’Ispettorato, unitamente al dirigente territoriale/referente regionale dell’Istituto, in presenza di violazioni previdenziali/assicurative, ad esempio in materia di sicurezza sul lavoro , nel corso di una vigilanza rivolta esclusivamente la materia lavoristica, "valuteranno l’opportunità di ampliare l’ambito dell’accertamento e unificarne gli esiti".
In sostanza l'Ispettorato prevede una fase di formazione reciproca nelle aree di attività specifiche ma fino a quel momento potrebbe verificarsi una dilazione dei tempi degli accertamenti per la necessità di far intervenire i diversi soggetti, per cui il coordinamento e la razionalizzazione ricercata dalla riforma per ora rischia di tradursi in uno raddoppio dei tempi .