Il presidente del Consiglio Gentiloni ha annunciato ieri che sono in preparazione misure straordinarie per ridurre il costo del lavoro dal 2018. Le opzioni sul tavolo sono due:
- calo delle aliquote contributive di almeno 2 punti per tutti i lavoratori - Il costo sarebbe di circa 5 miliardi per ogni anno di riduzione
- calo delle aliquote contributive di 4/5 punti solo per i giovani fino a 30 anni . In un triennio il costo si aggirerebbe sui 12 miliardi
Se si dovesse alla fine optare per un taglio generalizzato del cuneo fiscale per tutti, è probabile che sia necessario lasciare un parte a carico del lavoratore con "limatura" della pensione futura, sostituita magari con una parte di Tf r destinata obbligatoriamente alla previdenza integrativa .
Tagliare invece per un triennio la contribuzione previdenziale totale sugli under 30 sarebbe anche una delle proposte che sta preparando il consigliere dell'ex premier renzia, Tommaso Nannicini, che ipotizza di creare una "dote" decontributiva ("tipo per i primi 3 anni di lavoro a tempo indeterminato, fino a 35 anni") che ciascun lavoratore può portare con sé. A questo si abbinerebbe anche una riduzione dell'Irpef "sulle nuove generazioni". che punterebbe a realizzare una "doppia progressività, legata al reddito ma anche all'età" i giovani cioè godrebbero di aliquote IRPEF ridotte.
Il piano vedrà la luce con il documento di programmazione economico-finanziaria (DEF) che precede la preparazione della nuova legge di stabilità .Il problema è oviamente sempre quello delle coperture dato che sia avvicina anche la scadenza delle clausole di salvaguardia che prevedono l'aumento di due punti delle aliquote IVA schedulata per il 2019. Sono arrivate pero conferme anche dal Ministro Padoan in un intervista ad un altro quotidiano, quindi è molto probabile che l'intenzione di agire per incentivare l'occupazione e la crescita possano diventare realtà.