La legge di stabilità 2017 mette un freno alla contribuzione richiesta ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS, stabilendo la riduzione dell'aliquota contributiva dal 27,72 % al 25% a decorrere dall'anno 2017. La modifica viene introdotta con il comma 165 del testo approvato definitivamente dal Parlamento lo scorso 7 dicembre, si applica ai soggetti titolari di partita IVA che non risultano iscritti ad altre gestioni previdenziali né pensionati.
Va ricordato infatti che la Gestione Separata Inps è stata istituita dalla L. 8.8.1995 n. 335 per estendere l'assicurazione generale obbligatoria IVS (per l'invalidità, la vecchiaia e reversibilità ai superstiti) anche ai soggetti che esercitano abitualmente l’attività di lavoro autonomo e che non siano iscritti alle apposite casse di previdenza di categoria, e ai lavoratori parasubordinati, a decorrere dal 1° gennaio 1996.
Dal 2007 i soggetti tenuti alla Gestione Separata Inps sono stati distinti in due categorie:
- i soggetti privi di altra copertura previdenziale obbligatoria;
- i pensionati o i soggetti provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria.
La nuova norma giunge dopo anni di graduale innalzamento del prelievo ai fini contributivi iniziato con la legge 24.12.2007 n. 247 e proseguito con la Legge Fonero che aveva previsto per il 2018 un alitquota pari al 33,72%, provocatondo da parte del c.d. "popolo delle partite IVA" innumerevoli proteste e richieste specifiche