La commissione tributaria regionale boccia l’appello di un contribuente, proprietario di diversi immobili che si vedeva recapitare, da parte delle Entrate, un accertamento sui rifiuti. Anche un’area scoperta adibita a parcheggio e non denunciata è suscettibile di produrre rifiuti perché opera la presunzione della presenza umana: l’accertamento è, pertanto, legittimo.
ll punto su cui si concentra il ricorrente è che l’ufficio non ha ritenuto idonea la perizia di un geometra che forniva la prova che le aree finite sotto accusa, in realtà, non erano suscettibili di produrre rifiuti, trattandosi di un parcheggio. La Ctr, però, non è dello stesso avviso. Innanzitutto l’accertamento in oggetto rientra nella previsione transitoria prevista dall’articolo 238, comma 11, del decreto legislativo 152/06 (norme in materia ambientale), con la conseguente legittimità dell’avviso. È quanto precisa la Ctr di Roma con la sentenza n. 5726/16, depositata dalla quattordicesima sezione.
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