Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con Comunicato 10 novembre 2016, fornisce chiarimenti sull'Accordo Quadro in materia di Politiche Attive con le Regioni. L’accordo intende assicurare la continuità dell'attività, nel biennio 2015-2016, del personale dei Centri Pubblici per l'Impiego coinvolto nei processi di riordino del sistema provinciale.
Il nuovo testo dell'Accordo ripropone il meccanismo della compartecipazione di risorse statali (per due terzi del fabbisogno) e regionali (per il restante terzo), sia con riferimento al personale a tempo indeterminato impiegato presso i Centri servizi per l'impiego, sia con riguardo ai costi di funzionamento dei CPI. A tale riguardo, la nuova Legge di bilancio ora all'esame del Parlamento dispone un accantonamento di risorse pari a 220 milioni di euro per il 2017.
Accanto alla continuità dei CPI, il Governo e le Regioni stanno operando per realizzare un Piano congiunto di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro, in attuazione della cornice normativa definita dal Jobs Act e secondo quanto già stabilito dalla manovra sugli enti locali (art. 15, d.l. 78/2015). Il Piano intende potenziare i servizi per il lavoro all'interno di un quadro unitario, pur nel rispetto delle specificità territoriali, e prefigura l’immissione di milleseicento unità aggiuntive di operatori qualificati e specializzati.
Per il personale a tempo determinato dei CPI, che negli anni ha prestato la propria attività e rappresenta un bagaglio di competenze e professionalità che non può essere disperso, Regioni e amministrazioni centrali stanno lavorando per l'inserimento nella nuova Legge di bilancio di un emendamento che prevede anche nel 2017, la proroga dei contratti a tempo determinato del personale impiegato nei CPI.