Il 28 ottobre 2016 il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili in un incontro tenutosi presso il Ministero dell’Economia ha chiesto l’eliminazione dello spesometro trimestrale e l’inserimento delle semplificazioni fiscali nella Legge di stabilità 2017.
Non è la prima volta che il CNDCEC prende posizione contro il decreto legge sulla stabilità 2017 manifestando la contrarietà alle modifiche fiscali introdotte, infatti già nei giorni scorsi aveva inviato una lettera al Ministro Pier Carlo Padoan, al direttore delle Entrate, Rossella Orlandi e al viceministro Luigi Casero.
Per Luigi Mandolesi (Consigliere nazionale dei commercialisti delegato alla fiscalità) la richiesta avanzata dal CNDCEC è quella di apportare delle modifiche sostanziali al Decreto fiscale in sede di conversione parlamentare, in quanto:
- è inopinatamente scomparso il pacchetto semplificazioni
- vengono aumentati in modo sorprendente e inaccettabile gli adempimenti a carico di imprese e lavoratori autonomi, il tutto con un regime sanzionatorio del tutto sproporzionato”
- sono assenti le modifiche da tempo annunciate dall’esecutivo sugli studi settore.
Da parte del Mef sono venute assicurazioni sulla possibilità di reinserire il “pacchetto semplificazioni” con un emendamento al decreto.
In breve il CNDCEC chiede:
- di eliminare lo spesometro trimestrale, a prescindere dalle sanzioni,
- recupero delle misure sugli studi di settore,
- sospensione feriale dei termini amministrativi a carico del contribuente e per la definizione degli avvisi bonari,
- abrogazione della presunzione legale relativa ai prelievi bancari e ai versamenti per i professionisti, i
- differimento a luglio dei pagamenti di UNICO,
- eliminazione delle comunicazioni dei beni aziendali in godimento ai soci e dei finanziamenti soci,
- soppressione del registro delle dichiarazioni d’intento
- ripristino dell’F24 cartaceo per i soggetti senza Partita IVA.