Le comunicazioni preventive obbligatorie per l'utilizzo dei voucher vanno spedite alle Direzioni territoriali del lavoro competenti per ogni provincia. E' arrivata ieri con la circolare n. 1 del 17.10.2016 dell'Ispettorato nazionale del lavoro e allegata lista degli indirizzi da utilizzare , una prima (parziale) indicazione per mettere fine ai dubbi dei tanti datori di lavoro che utilizzano i voucher per le prestazioni di lavoro accessorio .
Come noto, a seguito del decreto correttivo del Jobs Act N. 185/2016 dal 8 ottobre 2016 è entrato in vigore l'obbligo di comunicare al Ministero l'imminente utilizzo di ogni voucher lavoro almeno 60 minuti prima della specifica prestazione. Mancavano ancora però ancora le istruzioni specifiche per l'invio, malgrado la norma fosse già presente nel decreto 81 2015 .
La circolare INL 1-2016 riporta nell'allegato 1 tutti gli indirizzi mail (non si parla di PEC), creati specificamente ( ad esempio [email protected]) e ricorda che l'obbligo riguarda imprese e professionisti e non i datori di lavoro privati . Nello specifico :
- per gli imprenditori non agricoli e per i professionisti, la mail va inviata almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione e dovrà riguardare ogni singolo lavoratore che sarà impegnato in prestazioni di lavoro accessorio indicando:
- i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore;
- il luogo della prestazione;
- il giorno di inizio della prestazione;
- l’ora di inizio e di fine della prestazione.
- per gli imprenditori agricoli , entro lo stesso termine di 60 minuti prima della prestazione la mail avrà contenuti parzialmente diversi:
- i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore;
- il luogo della prestazione;
- la durata della prestazione con riferimento ad un arco temporale non superiore a 3 giorni.
Le mail dovranno riportare in oggetto il codice fiscale e ragione sociale del committente e non dovranno contenere allegati. Il documento consiglia esplicitamente di salvare copia delle mail inviate, anche se una modalità condivisa potrà essere concordata in futuro con incontri in fase di organizzazione tra Ministero e associazioni di categoria e ordini professionali .
Resta ancora da definire il numero telefonico cui inviare l' SMS inizialmente previsto come modalità alternativa. La circolare rimanda ancora, per questo, all'atteso decreto ministeriale citato nella norma , decreto che potrebbe individuare "ulteriori modalità di comunicazione in funzione dello sviluppo delle tecnologie”.