Le modifiche al D.LGS. 151/2016, presenti nel decreto correttivo del Jobs Act appena approvato dal Governo, riguardano due punti in materia di collocamento obbligatorio e nello specifico intervengono sulle sanzioni e sulla computabilità dei lavoratori disabili.
- Sanzioni
In caso di mancata rispetto delle quote previste in materia di assunzione di lavoratori disabili la sanzione viene piu che raddioppiata . Attualmente la norma (l.N. 68/1999) prevede l'obbligo per i datori di lavoro pubblici e privati con piu di 15 dipendenti di assumere lavoratori con disabilità per una quota percentuale dei lavoratori in forza all'azienda . Nello specifico:
I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie di cui all'articolo 1 nella seguente misura:
a) sette per cento dei lavoratori occupati, se occupano piu' di 50 dipendenti;
b) due lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti;
c) un lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti.
A fronte dell'inadempienza dopo 60 giorni dall'insorgenza dell'obbligo, il datore di lavoro OGGI è tenuto al versamento di un importo pari a 62,77 euro per ciascun lavoratore non occupato e per ciascun giorno di inadempienza. il decreto correttivo porta invece la sanzione a un importo pari a 5 volte la misura del contributo esonerativo di 30,64 euro, quindi 153,20 euro, importo anche questo soggetto a rivalutazione quinquennale.
- Computo dei lavoratori
Sempre in materia di assunzione di lavoratori disabili Viene modificata la percentuale di disabilità minima prevista ai fini del raggiungimento della quota, anche se non assunti tramite collocamento obbligatorio . oggi sono computabili di lavoratori con disabilità superiore al 60% mentre dopo l'approvazione del decreto sarà necessaria una percentuale ANCHE PARI al 60%