Il ministero dell'Economia ha pubblicato ieri sul proprio sito la proposta del Governo italiano all'Unione europea riguardante l’ipotesi di un fondo europeo per l’indennità di disoccupazione (European Unemployment Benefit Scheme, EUBS) . La proposta era stata formulata già nell’Ecofin durante Presidenza italiana di turno nel 2014. Il documento del MEF afferma che la proposta di questo strumento di sostegno contro la disoccupazione ha tre obiettivi:
- attenuare l’impatto di choc economici particolarmente marcati che si scaricano sull’occupazione nei paesi membri
- evitare che l’aumento della disoccupazione ciclica si trasformi in disoccupazione strutturale.
- rafforzare la governance dell’unione monetaria e ridurre l’onere di stabilizzazione dell’area che oggi prevalentemente grava sulla politica monetaria della BCE.
Il documento viene oggi riproposto (con alcune revisioni formali), accompagnato da nove chiarimenti su altrettanti aspetti non esplicitati nel testo e da alcune simulazioni su quali effetti avrebbe avuto lo schema se fosse stato operativo negli anni 1999-2015.
La dimensione del fondo, a regime sarebbe pari allo 0,5 per cento del PIL dell’Euroarea, cioè circa 50 miliardi di euro, considerando il PIL 2015 mentre è previsto un periodo iniziale di operatività del fondo di 5 anni nel quale ogni Paese contribuirebbe annualmente per lo 0,1 per cento del PIL nazionale;