Il CNDCEC il 7 settembre 2016 ha pubblicato il documento: "L’equity-crowdfunding: Analisi sintetica della normativa e aspetti operativi." Nel documento, composto da 5 capitoli, al punto 4.2, viene trattato il tema delle agevolazioni fiscali per chi investe in PMI innovative.
Infatti il D.L 3/2015 (cd. Investment Compact, convertito con modificazioni dalla Legge 33/2015) ha esteso alle PMI innovative le agevolazioni fiscali previste per i privati e per le società che investono nelle start -up innovative. L'equity crowfunding cerca di superare la scarsa propensione delle imprese italiane a finanziarsi con l'equity piuttosto che ricorrendo al finanziamento classico (ex. banche).
In merito alle persone fisiche ai fini IRPEF, possono essere detratti:
- 19% della somma investita nel capitale sociale di una o più start up innovative;
- 25% nel caso di start up innovative a “vocazione sociale” o che sviluppano o commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico;
L’investimento massimo deducibile, in questo caso, non può eccedere l’importo di euro 500.000,00 in ciascun periodo d’imposta.
Attenzione: pena la restituzione dell’importo detratto maggiorato degli interessi legali l'investimento deve essere mantenuto per almeno 3 anni.
La detrazione può essere usufruita:
- direttamente,
- per il tramite di organismi di investimento collettivo,
- per il tramite di organismi del risparmio,
- tramite altre società che investano prevalentemente in start up innovative o PMI innovative.