Il testo del DDL sul lavoro autonomo approvato l'altro giorno dalla Commissione lavoro del Senato si occupa anche , al CAPO 2 , del cosiddetto Smart Working o lavoro agile e regolamenta una modalità di svolgere il lavoro dipendente con libertà di orario e di luogo , grazie all'utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici, internet in testa. In alcuni casi questo si realizza già, grazie a accordi aziendali specifici ma il decreto regolamenta gli aspetti minimi sui quali le contrattazioni di secondo livello non potranno derogare, in particolare in materia di retribuzione, di sicurezza e di formazione dei lavoratori . L'ex Ministro del lavoro e presidente della commissione Maurizio Sacconi, che è anche relatore della proposta di legge, ha precisato che il lavoro agile si differenzia dal telelavoro che è una forma già regolata da normative europee , nella quale il lavoratore esegue specifiche mansioni con orari fissi e un controllo diretto dell'azienda, sia pure da una sede diversa da quella aziendale.
Lo smart working puo portare ad una maggiore produttività grazie al risparmio di costi legati alle strutture e al risparmio negli spostamenti , con vantaggi economici per le imprese e ad una più facile conciliazione vita- lavoro per i dipendenti . Nel testo assume però rilevanza anche il diritto di disconnessione per il lavoratore , cioè la chiara possibilità ad un certo punto di staccare cellulare e pc ad evitare che tra lavoro e vita privata non ci siano piu i giusti limiti di separazione .