Il Ministero del lavoro, con Decreto ministeriale 01 giugno 2016, n. 96077, che è stato trasmesso agli Organi di Controllo e verrà presto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, ha istituito presso l’INPS il Fondo territoriale intersettoriale della Provincia autonoma di Trento, denominato Fondo di solidarietà del Trentino.
Il Fondo è volto ad assicurare una tutela in costanza di rapporto di lavoro nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per le cause previste dalla normativa in materia d’integrazione salariale ordinaria e straordinaria, nei confronti dei lavoratori dipendenti dei datori di lavoro privati, a prescindere dalla consistenza dell’organico, appartenenti a settori che non rientrano nell’ambito di applicazione della cassa integrazione guadagni e per i quali non siano stati costituiti fondi di solidarietà bilaterali che occupano almeno il 75 per cento dei propri dipendenti in unità produttive ubicate nel territorio della Provincia autonoma di Trento,
L'assessore allo sviluppo economico della Provincia di Alessandro Olivi ha sottolineato l'unicità dell'esperienza trentina: "uno strumento improntato su di una matrice economica e sociale territoriale e non solo corporativa con una forma centrata sul territorio e le sue esigenze, di protezione nei confronti dei lavoratori delle pmi". L'iter è stato molto veloce; sono passati infatti pochi mesi dalla norma provinciale datata ottobre 2015, all'accordo collettivo sottoscritto lo scorso dicembre fra Provincia e parti sociali fino all'esame di Ministero del Lavoro, l'Inps e Ministero dell'Economia e delle Finanze che hanno dato parere positivo. Ora il decreto del Ministero del lavoro darà il via alla fase attuativa.
Ricordiamo che i fondi di solidarietà sono indicati dalla legge Fornero come lo strumento che sostituirà dal 31.12.2016 la Cassa integrazione guadagni in deroga, che dal 2009 ha consentito alle imprese con meno di 15 dipendenti di salvaguardare i lavoratori temporaneamente in esubero . I fondi di solidarietà costituranno dunque l'unico sostegno per l'occupazione nelle imprese in difficoltà o in fase di riqualificazione e riorganizzazione.