L’INPS, con Messaggio 04 luglio 2016, n. 2936, precisa che il Regno Unito, nonostante la Brexit, fa ancora parte dell’Unione Europea e continuerà a essere uno Stato membro UE fino a quando non sarà conclusa la procedura prevista dall’articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea, in base alla quale:
1. lo Stato membro notifica l'intenzione di recesso al Consiglio europeo;
2. l'Unione negozia e conclude con tale Stato un accordo volto a definire le modalità del recesso, che viene concluso a nome dell'Unione dal Consiglio
3. i trattati cessano di essere applicabili allo Stato interessato a decorrere dalla data di entrata in vigore dell'accordo di recesso o, in mancanza di tale accordo, due anni dopo la notifica (salvo che il Consiglio europeo, d'intesa con lo Stato membro interessato, decida all'unanimità di prorogare tale termine).
Pertanto, attualmente continuano a trovare applicazione nei confronti del Regno Unito i Regolamenti comunitari di sicurezza sociale. Per quanto riguarda i pagamenti delle pensioni INPS in Gran Bretagna ad esempio la banca che per conto dell’INPS gestisce il servizio ha evidenziato che per i pagamenti eseguiti in sterline inglesi non sono ipotizzabili difficoltà, a parte la presumibile volatilità del cambio per un periodo di tempo non stimabile. Non vi sono modifiche al momento neanche sul fronte della documentazione per entrare nel Regno Unito. I cittadini italiani in Gran Bretagna continuano anche a godere della copertura sanitaria. Per il futuro, questi aspetti dipenderanno dal tipo di accordo che Regno Unito ed Unione Europea raggiungeranno all’esito della procedura di recesso.