Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, il 23 giugno 2016, ha firmato il Decreto ministeriale 2016 per l’incentivazione delle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico. Il DM mette a disposizione oltre 400 milioni di euro all’anno a favore dei nuovi impianti che verranno selezionati nel 2016, e prevede due diversi periodi di incentivazione:
- vent’anni per tutte le fonti alternative al fotovoltaico;
- venticinque per il solare termodinamico.
Nel complesso verranno investiti nelle energie verdi circa 9 miliardi di euro nel ventennio, nel rispetto del tetto complessivo di 5,8 miliardi di euro annui previsto per le energie rinnovabili, diverse dal fotovoltaico, oggi in bolletta.
Gli incentivi verranno assegnati attraverso:
- procedure di aste al ribasso differenziate per tecnologia per gli impianti di grandi dimensioni (>5 MW),
- l'iscrizione ad appositi registri per gli impianti inferiori a 5 MW.
Lo schema di Decreto era stato preventivamente autorizzato dalla Commissione Europea per garantirne la compatibilità con le linee guida sugli aiuti di Stato in materia di energia e ambiente.
Il Decreto garantisce incentivi specifici per ciascuna fonte. In particolare:
1. alle tecnologie “mature” più efficienti (come l’eolico) viene assegnata circa la metà delle risorse disponibili;
2. la restante parte è equamente distribuita tra:
- le tecnologie ad alto potenziale, con forti prospettive di sviluppo e penetrazione sui mercati esteri (come il solare termodinamico),
- le fonti biologiche il cui utilizzo è connesso alle potenzialità dell’economia circolare.