La norma di riferimento per individuare correttemente lo status di sordo è importante per poter usfruire delle agevolazioni fiscali previste per le persone con disabilità. Alcuni esempi di agevolazioni sono:
- agevolazioni sull'acquisto di autovetture apposite (previo il rilascio di un certificato dalla Commissione medica pubblica attestante la disabilità)
- detrazioni irpef 19% per le spese di interpretariato,
- detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per i sussidi tecnici e informatici
- esenzione dal bollo auto,
- iva al 4% per gli apparecchi acustici.
Recentemente l'Agenzia delle Entrate ha risposto alla domanda posta dall'Ente Nazionale Sordi (E.N.S) -ONLUS sulla normativa di riferimento da utilizzare per il riconoscimento dello status di sordo e usufruire delle agevolazioni fiscali senza rischi.
In particolare è stato chiesto se per le agevolazioni fiscali le persone non udenti devono fare riferimento a:
- la legge 26 maggio 1970, n. 381: come indicato
- dal Ministero della Salute per l'esatta individuazione dei soggetti definiti sordi destinatari delle agevolazioni fiscali per l ’acquisto di veicoli
- dalla Legge di stabilità 2002 (L. 448/01) la quale prevede la detrazione d’imposta per le spese sostenute per i servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordomuti.
- la legge 12 marzo 1999, n. 68: come chiarito dall'INPS (ente competente in materia d’invalidità) che ha come finalità la promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone disabili, tra cui anche le persone affetteda sordità.
L'Agenzia delle Entrate con la Circolare n.3/E del 2016 ha chiarito che, in considerazione di quanto detto sopra, "per le agevolazioni fiscali l'individuazione dello status di sorso si ottiene sulla base della legge n. 381 del 1970."