L'Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 11/E pubblicata ieri 7 aprile 2016 e redatta in collaborazione col Mise, ha risposto ai quesiti posti dalle associazioni di categoria sul Patent box, l’agevolazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di software, disegni e modelli, brevetti industriali, marchi e know-how introdotta dalla Legge di Stabilità 2015 e successivamente modificata dal D.L. n. 3/2015 e dalla Legge di Stabilità 2016. Tra gli aspetti presi in esame dalle Entrate: la definizione dei beni immateriali agevolabili, i metodi di calcolo dell’agevolazione, la determinazione del reddito agevolabile e l’oggetto dell’accordo preventivo.
L’Agenzia ricorda che i passi da seguire per determinare l’agevolazione spettante sono i seguenti:
- individuare il reddito agevolabile derivante dall’utilizzo diretto o indiretto del bene immateriale;
- calcolare il nexus ratio, dato dal rapporto tra i costi qualificati e i costi complessivi;
- effettuare il prodotto tra il reddito agevolabile ed il nexus ratio per ottenere la quota di reddito agevolabile.
La circolare chiarisce dettagliatamente il rapporto tra l’esercizio dell’opzione e la presentazione dell’istanza di ruling, precisando che l’esercizio dell’opzione rimane valida anche quando l’istanza di ruling decade per mancata presentazione nei termini della documentazione integrativa. Inoltre, l’opzione può essere esercitata anche tardivamente avvalendosi della “remissione in bonis” (ad esempio, per l'anno 2015, entro il 30 settembre 2016).