Il decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 32, pubblicato nella G.U. 9 marzo 2016, n. 57, attua la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2013/54/UE, del 20 novembre 2013, relativa a talune responsabilità dello Stato ai fini della conformità alla convenzione sul lavoro marittimo del 2006 e della sua applicazione.
Il decreto si applica a tutte le navi mercantili battenti bandiera italiana adibite alla navigazione marittima ed ai relativi lavoratori marittimi e prevede che l'autorità competente centrale svolga le seguenti funzioni:
- attua la normativa in materia di ispezione e certificazione relativa al lavoro marittimo, d'intesa con il Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto per i profili attinenti la sicurezza della navigazione;
- esercita l'attività di coordinamento e indirizzo in materia di lavoro marittimo;
- programma, d'intesa con il Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto e con l'Ispettorato nazionale del lavoro, specifiche campagne ispettive finalizzate alla verifica delle condizioni di vita e di lavoro a bordo delle navi, sulla base dei rapporti ispettivi, nonché sulla base di risultati statistici e di apposite ricerche relativamente agli infortuni dei lavoratori marittimi.
Il Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto assicura il controllo ed il coordinamento dell'attività ispettiva.
Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri della salute e del lavoro e delle politiche sociali, da emanarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore verranno individuate le modalità per assicurare il coordinamento tra le attività ispettive previste dal decreto e l'attività di vigilanza in materia di tutela della salute e sicurezza del lavoro a bordo delle navi .