La scrittura privata con cui inquilino e proprietario ridefiniscono al ribasso il canone di locazione di un immobile, una volta scontava l'imposta di registro nella misura fissa di 67 euro e l’imposta di bollo era pari a 16 euro per ogni foglio. A seguito del D.l. 133/2014, la scrittura privata è esente sia dall'imposta di registro che dall'imposta di bolo. Nel corso di Telefisco 2016 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’esenzione dall’imposta di registro e di bollo vale solo per l’accordo di riduzione del canone di locazione, se l’accordo è stato stipulato per l’intera durata del contratto in essere o anche per un solo periodo (ad esempio un anno), e non anche se si vuole riportare il canone al valore inizialmente pattuito. Resta ancora da chiarire come tassare il nuovo accordo, anche se secondo la stampa specializzata, seguendo l’impostazione fornita dalle Entrate con la risoluzione 60/E del 28 giugno 2010, si applica l’imposta di registro in misura fissa pari a 67 euro e l’imposta di bollo di 16 euro per ogni foglio.