E stato emanato ieri dal Mef il decreto attuativo relativo al Common reporting standard (Crs), il documento promosso G20 e dall’Ocse sullo scambio di informazioni al fine di contrastare l’evasione fiscale internazionale, a cui hanno aderito 96 paesi . Il Crs prevede infatti a partire dal 2017 lo scambio automatico fra questi paesi delle informazioni relative ai soggetti non residenti sottoscrittori di prodotti finanziari presso gli intermediari, che saranno tenuti a segnalare alle proprie autorità fiscali i dati sensibili della propria clientela con residenza fiscale estera.
L’ambito soggettivo di applicazione include istituti bancari, compagnie assicurative del ramo vita, gli organismi di investimento collettivo, società fiduciarie. Dal punto di vista oggettivo sono compresi i conti di deposito (conti correnti, certificati di deposito), conti di depositi titoli, quote di Oicr, polizze vita unit linked.
Già dal 1° gennaio 2016 gli intermediari finanziari dovranno pertanto chiedere alla clientela che sottoscrive nuovi conti l' autocertificazione della propria residenza e segnalare all’Agenzia delle entrate a partire dal 2017 i residenti all’estero .
Per i conti gia esistenti alla data del 31 dicembre 2015 l’intermediario finanziario dovrà predisporre verifiche differenziate per persone fisiche o giuridiche e in base al saldo/valore complessivo dei rapporti detenuti. Il CRS prevede che per i conti rilevanti detenuti dai soggetti residenti fiscalmente nei Paesi con i quali è in vigore lo scambio automatico - la scadenza per il completamento della due diligence è il 31 dicembre 2016 mentre per imprese e persone fisiche con conti antecedenti il 2016 di valore superiore al milione di dollari, la prima segnalazione sarà effettuata nel 2018.