Un emendamento alla legge di Stabilità 2016 approvato martedì scorso risolve uno dei maggiori problemi di applicazione del regime agevolato del patent box, stabilendo che si può considerare come un solo bene immateriale una pluralità di beni, anche di diverse tipologie, connessi tra loro da un vincolo di complementarietà, che vengono utilizzati ai fini della realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi. Il decreto ministeriale 30 luglio 2015 già stabilisce che se nell’ambito delle singole tipologie dei beni immateriali, due o più beni sono collegati da un vincolo di complementarietà, tali beni immateriali costituiscono un solo bene immateriale ai fini delle norme sul patent box. Ma la norma del decreto 30 luglio 2015 è troppo circoscritta perché fa riferimento a beni immateriali nell’ambito «delle singole tipologie», quindi tra brevetti o tra software o tra modelli, ad esempio, ma non tra beni di tipologie diverse. Ora l'emendamento risolve questo problema, per semplificare ulteriormente l’applicazione dell’agevolazione per i contribuenti e l’Agenzia delle Entrate, che prende atto della circostanza che in molti casi l’individuazione del collegamento tra tra spese di ricerca, bene immateriale e reddito agevolabile è piuttosto complessa.