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LEGGE DI STABILITÀ 2016, IMU TERRENI AGRICOLI ANCORA MODIFICATA

1 minuto, Redazione , 04/11/2015

Legge di Stabilità 2016, IMU terreni agricoli ancora modificata

Il Ddl di Stabilità 2016 prevede l'esenzione IMU dei terreni agricoli montani o ubicati nelle isole minori e di quelli posseduti da coltivatori diretti e IAP

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L'art. 4 del DDL stabilità 2016 modifica il regime di imponibilità Imu dei terreni agricoli. Viene ripristinato, ai fini dell'esenzione Imu dei terreni agricoli, il vecchio criterio contenuto nella circolare 9/1993, in vigore prima dell'emanazione del DM 28.11.2014, che aveva stabilito il criterio altimetrico, e del D.l. 4/2015, che aveva sostituito il criterio altimetrico con la classificazione Istat del territorio. Inoltre vengono abrogate le disposizioni contenute nei commi 5 e 8-bis dell'art. 13 del  DL 201/2011 (relative alla determinazione della base imponibile dei terreni), e nei commi 1-9bis dell'art. 1 del D.l. n. 4/2015 (relative all'individuazione dei terreni agricoli imponibili/esenti IMU per il 2014 e 2015). In base alle modifiche effettuate, dal 2016, saranno esenti Imu i terreni agricoli: ricadenti in aree montane e di collina, secondo i criteri stabiliti dalla CM 9/1993; posseduti e condotti da coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (di cui all'art. 1 del D.lgs. 99/2004), iscritti alla previdenza agricola (CD e IAP), indipendentemente dalla loro ubicazione; ubicati nelle isole minori (art. 1 comma 1 lett. a-bis del D.l. 4/2015); a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale, a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile. Il DDL stabilità 2016 ha modificato anche il termine entro cui i Comuni devono pubblicare le delibere e i regolamenti Imu sul Portale del federalismo fiscale. La data, attualmente fissata al 21 ottobre, è stata anticipata al 14 ottobre.

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nicola - 01/05/2016

vorrei diventare un coltivatore diretto, sto trattando per un terreno che allo stato attuale risulta zona bianca, ossia era edificabile col vecchio PRG ma in attesa di approvare il nuovo PSC pare venga trattato nella compravendita come terreno agricolo, il mio dubbio è il seguente: se io da subito ci colloco una attività agricola in quanto coltivatore diretto con tutti gli adempimenti assolti (p.iva, Inps, Inail, camera di commercio, ecc.) e successivamente il PSC lo include come terreno edificabile (molto probabile), basta aver costituito l'attività per essere esente IMU quindi equiparato a terreno agricolo? grazie e buon lavoro

Giorgio - 04/01/2016

Non capisco bene cosa dice Roberto. Resta il fatto che le tasse (intendo qualunque tassa) sulle attività agricole dovrebero pagarle coloro che sfruttano i terreni. Se i terreni non rendono nulla, non è giusto pagare le tasse. E' da medioevo far pagare i tributi per il semplice fatto di essere proprietario.

roberto - 20/12/2015

Prima di tutto io sono per la cancellazione dell'imu sui terreni agricoli per tutte le categorie di coltivatori.siano essi proprietari o semplici conduttori Ma ancor di piu su terreni dati in comodato dove l'uso è gratuito, vuol dire che a me proprietario non mi viene in tasca nemmeno un centesimo.Le tasse si dovrebbero pagare su cose che producono reddito. Infine vi sfido a trovare un coltivatore o imprenditore iscritto all'inps che da' in comodato gratuito il terreno di sua proprieta ad altri coltivatori o imprenditori iscritti all'inps,. Hanno agevolato questa categoria perchè sono pochissimi anzi quasi zero. io ho la ricetta per un tempo migliore ma meglio non dire.

Giuseppe Rossi - 08/12/2015

Sono un pensionato di 76 anni, ho del terreno incolto che non mi rende niente, che non riesco a vendere e che nessuno vuole neanche gratis. Vi pare giusto che io paghi l'IMU?

Miky - 04/11/2015

Credo che la questione dell'IMU sui terreni agricoli sia una vera e propria VERGOGNA. Non si tiene minimamente conto del fatto che il terreno, nell'impresa agricola, è il bene strumentale indispensabile alla produzione. Si continua a legiferare in ossequio alle lobby del settore, che vogliono a tutti i costi favorire gli eredi dei vecchi coltivatori diretti. Le società di capitali sono "costrette" a trovare un prestanome (coltivatore diretto iscritto all'INPS) che sia disponibile ad assumere la carica di amministratore per poter risparmiare questa tassa che ha raggiunto livelli da ESPROPRIO (se fossimo i mezzadri dello Stato costerebbe meno). L'unica condizione dirimente per stabilire chi deve pagare o meno l'IMU agricola dovrebbe essere la coltivazione dei terreni, ovvero l'IMU la paga chi lascia il terreno incolto. Sarebbe un incentivo a togliere dall'abbandono colturale tante aree che costituiscono una vergogna e uno spreco (vista anche la problematica della fame nel mondo). Purtroppo i nostri politici ragionano sulla tassazione solo come fonte di ricchezza (per loro) e di agganci e patti con le varie lobby, in questa legge non vi è nulla di giusto, anzi, alla fine si rivela l'ennesima BUFALA di questo governo che galleggia senza il coraggio della decisione risolutoria: TAGLIARE I SUOI RAMI SECCHI.

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