Dopo l’ufficializzazione del Decreto ministeriale del 30 luglio 2015 attuativo della disciplina sul patent box, cominciano a delinearsi i contorni dell’agevolazione. Uno di questi è il concetto del “nexus approach”, per cui deve sempre sussistere un collegamento diretto tra spese sostenute per il bene immateriale e reddito agevolabile, derivante dall’utilizzo del bene stesso. Per il calcolo dell’agevolazione è pure necessario decidere quanta parte del reddito possa essere agevolata e, a tal fine, occorrerà scegliere i costi di ricerca e sviluppo ritenuti “qualificati” per il calcolo del quoziente da applicare. Il Decreto attuativo ha ritenuto ugualmente “qualificati” i costi per lo sviluppo, il mantenimento e l’accrescimento dei beni immateriali sostenuti dal soggetto beneficiario nell’ambito di accordi di ripartizione di costi (CCA), almeno fino a concorrenza dei proventi costituiti dal riaddebito dei costi di “R&S” ai partecipanti del CCA stesso.