L’Agenzia delle Entrate ha inviato circa 20mila comunicazioni nei confronti di altrettanti contribuenti, concernenti irregolarità in merito alla mancata indicazione in dichiarazione: della quota annuale di competenza di plusvalenze e/o di sopravvenienze attive per le quali si è optato per la rateizzazione quinquennale; dei ricavi conseguiti (desumibili dallo spesometro); di compensi certificati in modelli 770 di alcuni contribuenti. Ora la Guardia di Finanza, con la direttiva del 13 ottobre 2015, ha informato che, per un migliore coordinamento delle attività di controllo, nei confronti dei 20mila contribuenti destinatari degli inviti dell’agenzia delle Entrate eseguirà controlli solo se dovessero emergere ulteriori risultanze dai propri atti. In caso contrario, se il contribuente non dovesse ravvedersi, sarà l’agenzia delle Entrate a procedere alle relative contestazioni.