Con comunicato stampa di ieri 19 ottobre, l'Agenzia delle Entrate ha informato che sta inviando in questi giorni circa 220mila lettere ad altrettanti contribuenti per avvisarli della presenza di anomalie che riguardano la dichiarazione dei redditi, invitandoli a verificare la propria posizione ed eventualmente a porvi rimedio senza incorrere in controlli. I destinatari di questa tornata di questi avvisi bonari sono i contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione pur avendo percepito più redditi da lavoro dipendente o da pensione da diversi sostituti (datori di lavoro o enti previdenziali) i quali non hanno effettuato il conguaglio delle imposte. Chi riceve la lettera può presentare il modello Unico Persone Fisiche entro il 29 dicembre 2015 (entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria del 30 settembre) beneficiando con il ravvedimento operoso di una significativa riduzione delle sanzioni dovute per la tardiva dichiarazione e per gli eventuali versamenti. Queste anomalie vengono normalmente riscontrate a distanza di anni dalla presentazione della dichiarazione, con l’applicazione di sanzioni e interessi in misura piena, ma, grazie alla precompilata, è possibile ora individuarle in tempo reale e, ricevendo l’avviso preventivo, il contribuente può rimediare da solo tramite l’istituto del ravvedimento operoso, senza imbattersi nei controlli.