L’Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) ha intenzione di impugnare al Tar il decreto ministeriale sull’invio delle spese mediche ai fini del loro inserimento nella dichiarazione dei redditi 730 relativa al 2015 precompilata (730/2016). In primo luogo, si fa notare che la trasmissione dei dati non è un automatismo a costo zero per medici e dentisti, in secondo luogo i medici sono preoccupati per le sanzioni previste in caso di «omessa, tardiva o errata trasmissione» che ammontano a 100 euro per ogni mancato o erroneo invio e possono arrivare fino a 50mila euro. In realtà, va precisato che la nuova sanzione è contenuta nell’articolo 23 del D.Lgs. n. 158/2015 attuativo della delega fiscale e tutta la riforma relativa alle sanzioni amministrative entrerà in vigore soltanto dal 2017.