Il Governo si prepara a modificare il regime del patent box introdotto a gennaio 2015 per adeguarsi alle linee guida Ocse. Le modifiche restringeranno il bonus fiscale, soprattutto per i marchi e il know how. Attualmente, il regime del patent box prevede la detassazione parziale (fino al 50%, che scende al 30% nel 2015 e al 40% nel 2016) dei redditi derivanti dall’uso, diretto o indiretto, di brevetti, opere dell’ingegno, know how e di tutti i marchi commerciali ed è nato per favorire il “rientro” e la permanenza in Italia dei marchi commerciali tipici del made in Italy, parificandoli ai brevetti e alle altre forme di proprietà intellettuale più numerosi in altri sistemi economici. Tuttavia, questa scelta è contraria alle linee guida Ocse che raccomandano a 16 Paesi una revisione delle regole. Per conformarsi a questa indicazione, nella prossima legge di Stabilità 2016 sarà previsto un calendario specifico per i brand commerciali. Le aziende potranno optare per il regime agevolativo liberamente fino al 31 dicembre 2015. Fino al 30 giugno 2016, invece, potranno aderire solo se il marchio è stato prodotto internamente, acquisito da terzi diversi dal Gruppo cui appartengono, ovvero all’interno del Gruppo ma esclusivamente da soggetti residenti in alcuni paesi con un regime privilegiato in materia. Dal 1° luglio 2016, poi, non sarà più possibile optare per il patent box per marchi commerciali. Inoltre, le eventuali opzioni effettuate nel 2015 e fino al 30 giugno 2016 avranno durata quinquennale e non saranno rinnovabili, a differenza di quelle relative agli altri beni. Per il know how varranno le stesse regole dei marchi commerciali per il 2015 e il primo semestre 2016, mentre a partire dal 1° luglio 2016 sarà necessaria una certificazione ad hoc, mentre non sarà ammessa l’adesione dei “grandi” contribuenti.