Si sapeva che l’esonero contributivo per i primi tre anni dei contratti a tempo indeterminato ( realizzato con lo sgravio totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sulle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali fino a circa 26mila euro e soglia massima di 8.060 euro per ogni nuovo assunto ) avrebbe dovuto essere ridiscusso alla luce dell’andamento del mercato del lavoro. In effetti la previsione sul numero di nuovi assunti è già stata quasi superata a nove mesi dall’inizio dell’anno, con 787mila nuove assunzioni a tempo indeterminato.
La relazione tecnica prevedeva minori entrate contributive al netto degli effetti fiscali per 1.886 milioni di euro nel 2015. Sembra che la “dote” per gli incentivi alle nuove assunzioni per il 2016 ammonti si fermi però solo a un miliardo di euro. Per questo una rimodulazione sarà necessaria , se sarà sulle soglie massime o sulla percentuale di applicazione si vedrà a breve.