Gli ultimi quattro decreti del Jobs act approvati venerdi scorso , dopo un lungo iter iniziato nel mese di giugno, delineano, tra i vari aspetti, anche un nuovo quadro per gli ammortizzatori sociali , CIG e CIGS in testa.
- Innanzitutto per quanto riguarda la Cassa integrazione ordinaria, viene ampliata la platea di aventi diritto a tutte le aziende sopra i 5 dipendenti , invece che 15, apprendisti compresi.
- C’è un taglio generalizzato del 10% sul contributo per ogni lavoratore. Verrà però richiesto alle aziende un prelievo aggiuntivo progressivo ( pari al 9% della retribuzione persa, per un anno di utilizzo, che sale al 12 % per un utilizzo di due anni e al 15% per l’utilizzo fino a 3 anni).
- Le procedure di richiesta della cassa integrazione saranno semplificate ( salta l’autorizzaizone della Commissione provinciale e viene abrogata la comunicazione di selezione e la procedura di rotazione dei lavoratori per la CIGS, Cassa ntegrazione guadagni straordinaria) .
- Non sarà più possibile la Cassa integrazione a zero ore, a partire dal 2017. Inoltre il decreto prevede che dal 2016 la CIG non potrà essere concessa nei casi di cessazione dell’attività produttiva, tranne casi particolari che verranno giudicati da una commissione ministeriale , per i quali si accantona un fondo di 50 milioni l’anno per il prossimo triennio.
- I contratti di solidarietà potranno durare fino a un massimo di 24 mesi in un quinquennio mobile (estendibili a 36 mesi in assenza di CIG. )