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NUOVO REGIME FORFETTARIO: PIOVONO POLEMICHE

Nuovo regime forfettario: piovono polemiche

Sono già partite le prime proteste per il nuovo regime forfettario per le partite Iva previsto nel disegno di legge di stabilità, che dovrebbe sostituire dal 2015 il regime dei minimi

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Secondo il disegno della legge di stabilità, appena arrivato al Parlamento, dal 2015 dovrebbe entrare in vigore il nuovo regime dei minimi per autonomi e mini-imprese, ma è già polemica. I professionisti si lamentano perché la nuova soglia di ricavi che consente di aderire al regime agevolato è molto bassa rispetto all'attuale, 15 mila euro contro i 30 mila di adesso. Un altro aspetto poi è l'aliquota di tassazione, che aumenterebbe dal 5 al 15%. Ma c'è di più: per come è scritta ora la norma il reddito imponibile sarà calcolato a forfait, applicando un coefficiente che varierà in base alla tipologia di attività, e a cui andranno sottratti solo i contributi previdenziali (ipotizzando incassi per 10.000 Euro, coefficiente di redditività 78%, l'imposta del 15% si calcola su un imponibile forfettario di 7.800 € da cui sottrarre poi i contributi previdenziali). Non è semplice al momento valutare la convenienza al nuovo regime anche perché sono probabili ulteriori modifiche prima della definitiva approvazione.

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marco - 08/12/2014

Siamo di fronte a più di un assurdo il primo è senza dubbio che tanto nel "vecchio" regime dei minimi si accomunassero piccoli imprenditori commerciali e professionisti consulenti ecc , i primi che RIVENDONO un bene e sostengono dei costi ( energia affitti assicurazioni ecc) e i secondi che possono esplicare la propria attività anche tra le mura domestiche inoltre i primi RIVENDONO un bene con margini talvolta risibili , e sì non vendiamo tutti con ricarichi faraonici, spesso per stare sul mercato in modo particolare ora che gli acquisti on line anche da paesi che sono veri paradisi fiscali come ad esempio RSM sono facilmente eseguibili da chiunque, il ricarico è inferiore al 20% e se non si raggiungono soglie di vendita significative non si riesce a cavare neppure le spese altro che la pagnotta ! pertanto porre 30.000 euro di tetto incassi a un professionista può significare fargli portare a casa di "stipendio" 2000 e passa euro mese , porne 30.000 a un negoziante significa condannarlo a morte sicura! Vogliamo poi passare al forfettario...benissimo a fronte di uno "sconticino" sulle aliquote irpef ( perchè quelle prima o poi se non schiatti per l'apparato statale possono essere una arma a doppio taglio ovvero più paghi e più prendi) si paga invece SALATISSIMO il conto sul reddito presunto a maggior ragione PERCHE' PER QUANTO ASSURDO non vengono scorporate le spese di acquisto dei beni ! sì proprio così se acquisto beni per 40.000 euro e li rivendo a 40.000 euro debbo pagare comunque il 15% SENZA non solo essermi messo in tasca neppure un euro ma avendo ancora tutte le spese per l'esercizio commerciale da pagare ( e senza poterle detrarre) ! in compenso la voce relativa ai contributi inps va in detrazione e viene ricalcolata non più ai minimi ma con aliquota variabile in funzione del reddito d'impresa....in sostanza una stangata bella e buona MOLTO PIU' pesante per chi reinveste gli utili e nota bene che il "credito fiscale" non si può più trasferire agli anni di esercizio successivi ....ma santo cielo avrebbero dovuto almeno per il settore commercio raddoppiare il fatturato ammissibile e invece hanno triplicato l'imposta sostitutiva QUI NON INTERESSA A NESSUNO SVILUPPARE UNA ECONOMIA ALTERNATIVA A QUELLA DELLA GRANDE INDUSTRIA MA MUNGERE FINO ALLA MORTE CON PRETESE SEMPRE CRESCENTI inoltre detto papalmente chiunque faccia finta di poter campare con 40.000 euro di cassetto derivanti dalla vendita di beni a propria volta acquistati senza detrazione iva, pagare l'imposta sost. al 15%, pagare i contributi, le spese dell'esercizio commerciale: affitto, assicurazioni, commercialista, corrente elettrica , gas per riscaldamento, costi di arredo, attrezzatura varia, senza neppure poterli detrarre A MIO PARERE O E' UN SUICIDA O E' UN EVASORE FISCALE CON I CONTROFIOCCHI (VENDE PER 100.000 E DICHIARA I 40.000) O VENDE UN BENE SU CUI SENZA ANDARE "FUORI MERCATO" può permettersi ricarichi pari ad almeno il 70% Mi spiegate come questo "imbroglio" possa favorire le partite iva, in modo particolare quelle nuove o il reinserimento di disoccupati e cassaintegrati che ora pesano sulla spesa pubblica ?

GIULIANA - 21/10/2014

Un messaggio per il caro Dr. Renzi. Buongiorno Dottore non sarebbe ora che la smetteste di prenderci per i fondelli? I ns. ragazzi, i quali, ad oggi possono solo lavorare a partita I.V.A., come potranno fare a condurre una vita decorosa, formarsi una famiglia senza morire di fame? Da una parte concedete agevolazioni, dall'altra le annullate con interessi. Fra non molto li costringerete ad essere delinquenti. Sarebbe ora che i soldi comincino a tirarli fuori quei personaggi che fino ad ora hanno accumulato a danno della Comunità. Fate veramente schifo!!! Cordialità Giuliana

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