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ACCONTI IRPEF ENTRO IL 2 DICEMBRE, ACCONTI IRES ENTRO IL 10 DICEMBRE

Acconti Irpef entro il 2 dicembre, acconti Ires entro il 10 dicembre

La proroga al 10 dicembre per il versamento degli acconti Ires e Irap da parte di tutti i contribuenti Ires è ufficiale, resta da capire la misura di tali acconti

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Per i contribuenti Irpef resta confermata la scadenza del 2 dicembre (il termine ordinario del 30 novembre cade di sabato) per il versamento della seconda o unica rata d'acconto dell'Irpef e dell'Irap nella misura del 100% per entrambi gli acconti. per i contribuenti Ires, invece, il comunicato stampa diffuso dal Governo il 27 novembre a seguito dell'approvazione del decreto legge sull'abolizione della seconda rata dell'IMU 2013 rende noto che la scadenza per il versamento degli acconti Ires e Irap slitterà al 10 dicembre. Ciò lascia presumere che con molta probabilità scatterà la clausola di salvaguardia, che potrebbe far aumentare gli acconti Ires e Irap 2013, per i contribuenti Ires, dal 101% al 102,5%. La proroga al 10 dicembre 2013 dovrebbe riguardare tutte le imposte dovute dalle società di capitali (Ires, Irap, addizionali, maggiorazione Ires del 10,50% per le società di comodo), ma non dovrebbe incidere sulla parte di Irpef dovuta dalle persone fisiche socie di Srl trasparenti. Lo stesso dovrebbe valere anche per l'Inps artigiani e commercianti dei soci lavoratori.

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Commenti

andrea - 03/12/2013

semplicemente MAIALI e non voglio offendere i maiali ovviamente.... Però attenzione che di solito a Novembre ai maiali si faceva la festa...

Giovanni Piazza - 02/12/2013

La cosa che non riesco più a capire e quanto succede in questo paese a causa dell'ignoranza dettata dall'arroganza degli addetti ai lavori. Siamo schiavi degli errori dei governi e succubi delle stronzate che dicono ma sono indignato dal comportamento dell'Ordine nazionale dei Dott.Commercialisti sempre più assente è colluso con lo stato ladro che più ladro non è mai stato più di adesso. Siamo diventati gli scribacchini degli operatori delle Agenzia delle Entrate e dobbiamo sopperire alla carenza di impiegati e menti della stessa.

Lucia rachiele - 30/11/2013

Sono una commercialista. Siamo al 30 novembre ed a oggi ho gia ricalcolatto gli acconti per ben due volte. Adesso per le società di capitali andrà' ricalcolata per la terza volta. Sono sconcertata. Abbiamo bisogno di un governo che abbia chiaramente una maggioranza ed una minoranza. Noi invece stiamo vivendo momenti storici inimmaginabili. Basta. Il popolo italiano non merita tutto questo. Andate a casa magari l'agricoltura potrà' godere delle vostre braccia. Non continuate a calpestare la dignità' di chi vi ha gentilmente concesso i vostri vizi e stravizi da parlamentari.

Miky - 29/11/2013

Quate volte è stato usato il condizionale in questo articolo ? E si badi bene che parliamo di date relative al prossimo giorno lavorativo e ai prossimi 10. Ormai siamo al paradosso, al ridicolo, alla farsa. Ma quando mai si è verificato, o dove si verifica, che l'intera cittadinanza non sappia cosa, come, quanto versare di tasse. E si notino le molteplici sigle !!! Tante tasse diverse comportano la moltiplicazione dei dipendenti statali addetti alla loro esazione, calcolo e controllo. Darebbe meglio per tutti che ai cittadini italiani venisse detto: "CARI SIGNORI, PER MANTENERCI NEL LUSSO E NELLO SPRECO ABBIAMO BISOGNO DEL 50% DEL VOSTRO REDDITO, QUINDI TUTTI I MESI VERSATECI IL CORRISPETTIVO." Poi, quei soldi se li spartiscano come vogliono, dato che sulla benzina paghiamo ancora le accise per il terremoto del Belice (e quelli non han visto nè una lira nè un euro), farebbero almeno la bella figura di non prenderci in giro con le necessità sociali, paventando tagli assistenziali, o tutto ciò che la fantasia suggerisce loro per giustificare l'esproprio quotidiano dei nostri sudati guadagni.

matilde - 29/11/2013

SARO' DI POCHE PAROLE: CONCORDO PIENAMENTE. TANTO PER TORNARE AL CONDIZIONALE: COSA SUCCEDEREBBE SE NON PAGASSIMO PIU' NESSUNO?

TIZIANA - 02/12/2013

E' esattamente come hai detto, tanto se non chiudono il "buco" ormai "voragine" dove attingono per tutti i LORO bisogni, vedi spese assurde pagate sempre da noi contribuenti, non basteranno mai le tasse richieste. Meglio quindi dire da subito, ogni mese il 50% viene prelevato dal vostro stipendio e se non basta anche in acconto da quelli futuri. Che fare? Guardarsi intorno e pensare di cambiare paese.

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