Il Ministero dello Sviluppo economico, con la circolare n. 32024 del 30.09.2013 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre, ha illustrato le modalità ed i requisiti per partecipare ai bandi per la fruizione delle esenzioni fiscali e contributive concesse alle piccole e micro imprese delle Zone franche urbane (Zfu) situate nelle regioni individuate dall’Obiettivo convergenza e nei comuni della provincia di Carbonia - Iglesias, sulla base del decreto del 10 aprile 2013 del Ministero stesso, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Gli sconti possono essere conteggiati direttamente dal contribuente al momento dei versamenti con il modello F24 e sono applicabili dal periodo d’imposta di accoglimento dell’istanza. In allegato alla circolare è stato reso disponibile l’elenco dettagliato delle zone interessate.
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ZONE FRANCHE URBANE, LE REGOLE PER FRUIRE DEI BONUS FISCALI E CONTRIBUTIVI
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Zone franche urbane, le regole per fruire dei bonus fiscali e contributivi
Una circolare del Ministero dello Sviluppo Economico illustra le modalità per poter accedere ai benefici fiscali previsti per le Zone franche urbane
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Miky - 14/10/2013
Se si considera la situazione generale dell'Italia, si potrebbe pensare che tutto il teritorio avrebbe diritto a rientrare nelle "zone Franche". A parte questa considerazione, mi viene da pensare alla costituzionalità di questa normativa: nel momento in cui crea disparità fra i cittadini, non è anticostituzionale ? Quì si rischia che sia più vantaggioso abitare in un Comune piuttosto che in un altro, in un rione piuttosto che in un altro. In un mondo in cui si parla di globalizzazione, i nostri GENI DELLA FINANZA, i nostri BOCCONIANI, hanno inventato le ZONE FRANCHE URBANE. Se non fosse che la situazione ormai è tragica, ci sarebbe solo da ridere, ma questi sono quelli che ci governano e ci dobbiamo solo preoccupare.
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ENTRAvolt78 - 16/10/2013
Se ho ben capito cosa intendi per "bocconiani", credo che la storia smentisca l'assunto: le ZFU in Italia sono state introdotte da Bersani e D'Antoni, Governo Prodi 2006-2008, e sono attuate in Francia sin dal 1996 (di recente è stato proposto di prorogare la misura fino a tutto il 2017 visti i risultati positivi) nell'ambito di politiche di coesione sociale e di lotta al degrado in quartieri svantaggiati. Non è quindi una misura (non solo, non principalmente) tesa allo sviluppo economico, sebbene gli effetti siano auspicabili in tal senso e sebbene una boccata d'ossigeno sia quanto di più desiderabile per molte piccole e microimprese. La presunta discriminazione a danno di altri cittadini e territori è stata smentita dalla Commissione Europea che ha autorizzato l'aiuto già nel 2009 e non ha comunque fondamento, visto che le norme prevedevano la selezione di aree urbane svantaggiate rispetto ad altre della stessa Città, proprio per riequilibrare, e non ulteriormente squilibrare.
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