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IMU, L’UE SUGGERISCE CORREZIONI

IMU, l’UE suggerisce correzioni

Per l’UE, l’IMU va migliorata rendendola più progressiva e aggiornando i valori catastali

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Dal Rapporto 2012 della Commissione Ue su «occupazione e sviluppi sociali», diffusa ieri 8 gennaio, emerge una richiesta all’Italia di correzione e miglioramento dell’IMU. In realtà, non viene data una bocciatura piena dell'imposta municipale, anche perché l'Imu nasce proprio per rispondere ad una richiesta Ue, ma vengono segnalati due difetti principali dell’imposta così come definita dal decreto «Salva-Italia»: la «mancata progressività» del prelievo rispetto alla reale capacità contributiva del contribuente e l'anzianità dei valori catastali, ormai poco rappresentativi dei reali valori di mercato. Il vizio caratterizzava anche l'Ici, ma i nuovi moltiplicatori previsti nel calcolo dell’IMU, più elevati, hanno ovviamente acuito il problema. Una Riforma del Catasto era stata prevista dal Governo Monti all’interno della legge delega fiscale, arenatasi però in Parlamento.

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Commenti

tonia - 18/01/2013

Io ho sempre difeso l'ici come una tassa purtroppo indispensabile : era giusta rispetto a chi una casa non l'aveva e poi era progressiva e non è poco. Con l' imu prima casa ho pagato ancora meno dell'ici. Perciò non mi lamento. Ciò che rappresenta a mio avviso una grande ingiustizia sono le case date ai figli. Conosco tanti casi anche in famiglia. Per colpire i furbi si è data una grossa mazzata, e si è compiuta un’ evidente ingiustizia. La casa data al figlio sposato e spesso con bimbi è una prima casa: è la prima casa di quel nucleo familiare, costituito nella maggior parte dei casi da genitori con figli piccoli e spesso anche con basso stipendio. Per quale stramaledetto motivo quel nucleo familiare che a malapena tira avanti, deve pagare il suo unico appartamento come seconda casa? La tassa certamente non la deve pagare il padre che è solo formalmente il proprietario e vive di pensione. La deve pagare il figlio con la sua nuova famiglia che realmente vi abitano. E queste persone soprattutto in questo periodo non possono assolutamente pagare una tassa del genere. Se volete scovare i furbi avete tanti mezzi. E' come mettere tutti in prigione per colpire i ladri. E questo l'ici l'aveva recepito. La casa data ai figli o ai genitori è un ulteriore regalo ai notai: chi ha le risorse economiche si affrettando a fare le donazioni ai figli o anche il diritto di abitazione, ma sempre davanti al notaio. Ma tante persone questi soldi per i notai non li hanno. . Bisognerebbe individuare ogni nucleo familiare quante case possiede e da lì cercare le reali le seconde case. Un ragazzo sposato o convivente con figli propri non fa più parte del nucleo dei genitori , ha una famiglia a parte ed è assolutamente inconcepibile che debba pagare il suo unico appartamento come seconda casa. Mi piacerebbe sapere quante famiglie si trovano in tale situazione e hanno subito una tale ingiustizia per unirsi e farci sentire.

miky - 09/01/2013

A ben guardare, i rilievi della UE, potrebbero portare solo ad un incremento dell'imposta per coloro che hanno beneficiato di dati catastali vecchi, dato che il nostro governo ritiene di avere già reso equa questa tassa con la concessione dei 200 Euro di sconto sulla prima casa, e 50 Euro per ogni figlio minore di anni 26. E allora, tutti quei pensionati costretti a vendere la nuda proprietà ? I genitori di figli trentenni disoccupati ? Chi aveva il lavoro e si trova ad essere disoccupato ? Se il nostro Stato riconosce la necessità di costruire nuove abitazioni popolari per dare un tetto ai ceti meno abbienti, perchè punisce così aspramente chi, con tanti sacrifici, si è comprato la casa dove vivere con la propria famiglia ? Perchè da una parte usa denaro pubblico per costruire prime case e dall'altra "espropria" chi lo ha fatto coi propri mezzi ? Poi, una analisi vera sulla imposizione gravante sul mattone, dovrebbe tenere conto anche di tutti gli oneri che si debbono sostenere per avere la licenza edilizia e per intestarsi l'abitazione, oneri che negli altri stati della UE non esistono ( e tralasciamo quanto i nostri politici locali lucrino in questo settore) E un pensiero particolare per i terreni agricoli: Una volta c'era la mezzadria e il prodotto agricolo veniva così suddiviso: 52% al mezzadro - 48% al proprietario del terreno. Poi la mezzadria è stata abolita, i contadini hanno acquistato i terreni e adesso si ritrovano uno Stato che pretende ben oltre il 50% dei proventi della coltivazione........ E allora ? Stavano meglio quando erano mezzadri di un padrone, almeno non avevano speso i soldi per comprare la terra.

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