La direzione ministeriale della Giustizia tributaria ha fornito, con la direttiva n. 2 del 14 dicembre scorso, importanti precisazioni sul contributo unificato nel processo tributario. Tra i chiarimenti, viene precisato che, nel caso in cui il ricorrente, pur versando l’esatto importo dovuto, lo fa apponendo una marca da bollo anziché il contrassegno con la dicitura “contributo unificato”, i due tributi sono nettamente distinti e non si possono compensare. Pertanto, da un lato la segreteria della Ct dovrà recuperare la somma non pagata, dall’altro non sarà possibile ottenere il rimborso dell’imposta di bollo assolta mediante l’apposizione della marca.