Il Decreto Sviluppo-bis ha incassato ieri il voto di fiducia definitivo, nonostante la “strana maggioranza” (su 316 votanti, i “sì” sono stati 261, i “no” 55 e gli astenuti 131, tutti del Pdl). Ora manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione. Le misure contenute nel testo sono, per la maggior parte, “auto-applicative”, nel senso che non necessitano di decreti attuativi, soprattutto in materia di start up, come il credito d’imposta per le nuove assunzioni, le agevolazioni fiscali per chi investe in capitale umano e le regole semplificate per i contratti a termine. Il capitolo che richiede, invece, il maggior numero di provvedimenti attuativi è quello dell’Agenda digitale.