Il Consiglio di Stato, nell’adunanza plenaria n. 33 e 34 di novembre, ha precisato la necessità di una certificazione antimafia per ogni cantiere, a cura della Prefettura della Provincia dove ha sede l’impresa. Nel caso di lavori in appalto o subappalto, la questione si complica in quanto la certificazione antimafia deve essere richiesta dalla stazione appaltante al Prefetto della località in cui l’impresa ha la propria sede, per cui ad esempio il Prefetto di Agrigento può essere competente per lavori eseguiti in Piemonte, se l’impresa ha sede in tale provincia siciliana.