Dopo un anno di sperimentazione, il nuovo redditometro “2.0” non è ancora stato reso operativo. Esistono ad oggi alcune simulazioni predisposte dalle associazioni di categoria in collaborazione con Sose e con l’Agenzia delle Entrate, ma sono ritenute dall’Amministrazione finanziaria ancora troppo lontane da risultati attendibili. Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, nel corso di un’audizione di martedì scorso, ha precisato che il ritardo è motivato dall’intenzione di rendere lo strumento del redditometro il più efficace possibile prima di dargli l’ok definitivo. Le elaborazioni finora sono state condotte solo su un numero ridotto di gruppi omogenei. Vi è poi da risolvere il problema dell’asimmetria tra i dati che il contribuente inserirà del software e quelli che il Fisco ha utilizzato per costruire lo strumento.