Venerdì 23 marzo il Governo ha approvato, “salvo intese”, il disegno di legge sulla riforma del lavoro, che tanto è stato al centro dei dibattiti in questo periodo. Quattro sono i principali pilastri su cui si regge la riforma: una distribuzione più equa delle tutele tra lavoratori flessibili e assunti a tempo indeterminato, che vada però di pari passo con una revisione dell’art. 18; un uso più efficiente degli ammortizzatori sociali, con l’introduzione della nuova Aspi; un premio per chi stabilizza il personale; un maggiore contrasto all’elusione degli obblighi contributivi e fiscali. L’approvazione del Ddl fiscale sulla riforma del lavoro in sede di Consiglio dei Ministri di venerdì ha fatto slittare la discussione della Delega fiscale, che era prevista all’interno dell’ordine del giorno dello stesso venerdì 23 marzo.