Dopo la riforma dei redditi di natura finanziaria operata dal D.L. n. 138/2011, il Decreto liberalizzazioni interviene ora nuovamente a riordinare il prelievo sulle operazioni di pronti contro termine. Viene, in particolare, stabilito che lo scarto positivo fra il prezzo a termine ed il prezzo a pronti, al netto degli interessi maturati sul titolo sottostante, è soggetto a ritenuta con aliquota del 12,5% (e non a quella ordinaria del 20%) quando il contratto ha per oggetto titoli pubblici italiani o equiparati o titoli pubblici emessi dagli Stati esteri compresi nella “white list” di cui al D.M. 04.09.1996. La regola vale anche per le commissioni percepite in occasione di prestito titoli. Confermata, invece, l’aliquota ridotta all’11% sui dividendi corrisposti a fondi comuni esteri “white list”.