Con due pronuncie del 19 aprile e del 10 maggio 2007, il Tribunale di Milano ha precisato che la dichiarazione di fallimento puo' intervenire anche dopo l'ammissione dell'impresa al concordato. Viene inoltre chiarito che le modifiche alla proposta di concordato sono possibili fino all'adunanza dei creditori che sono chiamati al voto. La fattibilità del piano deve essere valutata nell'ambito del giudizio di omologazione e costituisce una condizione di ammissibilità.