Il dipartimento per la funzione pubblica della presidenza del Consiglio, ha emanato ieri una direttiva della Ministra Dadone indirizzata a tutte le amministrazioni, escluso il comparto scuola delle aree coinvolte nell’emergenza Coronavirus .
Il documento allarga al pubblico impiego la spinta all'utilizzo del lavoro agile già prevista del DPCM 25.2.2010 per le aziende private , e raccomanda una gestione flessibile per i dipendenti affetti da patologie e/o che hanno carichi familiari aggravati dall'emergenza ( figli in età scolare ) .
Si raccomandano inoltre :
- l'utilizzo di modalità telematiche per tutti i momenti di riunione (convegni , incontri formativi o missioni nazionali e internazionali) , escluse quelle strettamente indispensabili.
- Diffusione dei luoghi di lavoro delle raccomandazioni del Ministero della Salute
- misure organizzative ad hoc per le prove concorsuali da valutare con le competenti ASL territoriali
- rafforzamento della pulizia e dell’aerazione dei locali di lavoro,
- maggiore dotazione di presidi di igiene e, "soltanto per specifiche attività e laddove l’autorità sanitaria lo prescriva, di protezione individuale come mascherine e guanti monouso".
- Infine, diffusione del decalogo di regole di comportamento utili alla sicurezza dei pubblici dipendenti e dell’utenza.
La ministra per la PA Dadone ha spiegato : " Stiamo mettendo in atto tutte le misure che servono a bilanciare l’imprescindibile esigenza di proteggere la salute e garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro con la necessità di mandare avanti la complessa macchina dello Stato e di assicurare i servizi essenziali, di cui il Paese ha comunque bisogno. Ma stiamo anche lavorando a una norma che possa dare piena protezione professionale ai dipendenti della Pa che saranno costretti ad assentarsi per cause di forza maggiore. Andiamo avanti con decisione e razionalità per rispondere al meglio all’epidemia da coronavirus”,