In data 9 ottobre 2013 a Strasburgo è stato adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il Reg. (UE) n.952/2013 che istituisce il Codice doganale dell'Unione (rifusione), pubblicato in Gazzetta ufficiale L. 269 il 10 ottobre, approvato dal Consiglio Competitività il 26 settembre.
Il nuovo codice è frutto del lavoro che si è svolto presso il Consiglio e del confronto con le altre due istituzioni europee in sede di Trilogo, durante la Presidenza cipriota e soprattutto durante la scorsa Presidenza irlandese. Il codice doganale dell’Unione sostituisce il codice doganale aggiornato, che era entrato in vigore senza tuttavia abrogare il Reg. (CEE) n.2913/1992, codice doganale comunitario attualmente vigente, in quanto la completa applicazione del Reg. (CE) n.450/2008 era rimandata, dall’ art. 188 paragrafo 2, al momento dell’adozione delle disposizioni di applicazione, al più tardi il 24 giugno 2013.
Il nuovo codice (“Union Customs Code”), è stato presentato dalla Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio il 20 febbraio 2012 sotto forma di rifusione del Reg. (CE) n.450/2008 con i seguenti obiettivi principali:
- allineare la normativa di base alle nuove disposizioni del Trattato di Lisbona;
- concedere più tempo alle autorità doganali e agli operatori per l’adeguamento alle nuove procedure previste dal codice doganale aggiornato;
- adeguare alcune norme di quest’ultimo che durante i lavori sulle disposizioni di applicazione si erano rivelate non in linea con i cambiamenti intervenuti nella legislazione doganale o di difficile attuazione. In particolare, il codice doganale dell’Unione introduce tra l’altro misure necessarie per completare il passaggio ad un ambiente informatizzato e privo di supporto cartaceo, e disposizioni che rafforzano una rapida concessione delle agevolazioni a favore degli operatori economici affidabili (Authorized Economic Operators).
Il 1° maggio 2016 entrano in vigore il nuovo Codice Doganale dell’Unione (CDU) e le relative disposizioni attuative (RE), integrative (RD) e transitorie (RDT).
L’Agenzia ha definito una specifica strategia e un piano di implementazione per limitare gli impatti operativi e adottare le misure atte a garantire agli operatori di potere beneficiare sia delle semplificazioni previste dal complesso delle disposizioni del nuovo codice sia di quelle già adottate a livello nazionale.
Il suddetto piano di implementazione è stato poi condiviso con la platea degli operatori nel corso della riunione del Tavolo tecnico ecustoms dell’8 marzo 2016.
Sul sito dell'Agenzia delle Dogane è stata attivata una sezione apposita per guidare gli operatori durante il percorso di adeguamento al complesso delle nuove disposizioni del CDU che si protrarrà almeno fino al 31.12.2020, data in cui si prevede il completamento dei sistemi informatici unionali e nazionali a supporto, secondo il calendario stabilito dal Work Programme definito dall’UE.