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ESENZIONE IMU TERRENI AGRICOLI MONTANI: RIMODULATA L'ESENZIONE

2 minuti, 26/01/2015

Esenzione Imu terreni agricoli montani: rimodulata l'esenzione

Sono esenti dall'IMU i terreni agricoli dei comuni ubicati a un'altitudine di 601 metri e oltre, individuati sulla base dell'Elenco dei comuni italiani, che qui alleghiamo, questa la rimodulazione dell'esenzione dall'IMU dei terreni montani effettuata con Decreto interministeriale del 28.11.2014

Forma Giuridica: Normativa - Decreto Ministeriale
Numero del 28/11/2014
Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze
Ascolta la versione audio dell'articolo
Il decreto interministeriale 28 novembre 2014, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ha rimodulato l’applicazione dell’esenzione dall’IMU, in attuazione di quanto previsto dall’art. 22, comma 2, del D.L. n. 66 del 2014.
I soggetti obbligati al versamento dell’IMU per l’anno 2014 sulla base di detto decreto devono effettuarlo in un’unica rata entro il 16 dicembre 2014.
 
In particolare, il decreto stabilisce che sono esenti:
  • i terreni agricoli dei comuni ubicati a un’altitudine di 601 metri e oltre, individuati sulla base dell’“Elenco comuni italiani”, che qui alleghiamo, pubblicato sul sito internet dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), tenendo conto dell’altezza riportata nella colonna “Altitudine del centro (metri)”;
  • i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, dei comuni ubicati a un’altitudine compresa fra 281 metri e 600 metri, individuati sulla base del medesimo elenco.
Alleghiamo:
  • Tutti i file dal sito dell'Istat: Elenco Comuni italiani dal 1° gennaio 2015, elenco di quelli soppressi
  • Decreto interministeriale del 28.11.2014 in attesa di pubblicazione
  • Allegato A al Decreto interministeriale del 28.11.2014 in attesa di pubblicazione
NOVITA' DAL SITO DELL'ISTAT
 
Le novità al 1° gennaio 2015
Il file elenco comuni italiani al 1° gennaio 2015, pubblicato in data 26 gennaio 2015, aggiorna e sostituisce l'omonimo file diffuso in data 30 dicembre 2014.
 
Variazioni amministrative
Dal 1° gennaio 2015, con l'istituzione di 5 nuovi comuni e la relativa soppressione di 14, il numero ufficiale dei comuni italiani è di 8.048 unità.
 
I cinque nuovi comuni istituiti sono:
  • Predaia, in provincia di Trento;
  • San Lorenzo Dorsino, in provincia di Trento;
  • Valdaone, in provincia di Trento;
  • Valvasone Arzene, in provincia di Pordenone;
  • Sillano Giuncugnano, in provincia di Lucca.
Si fa altresì presente che la nuova denominazione di Castellinaldo d'Alba, assunta dal comune di Castellinaldo, in provincia di Cuneo, già inserita nell'elenco dei comuni italiani al 1° gennaio 2015, entra in vigore a decorrere dal 30 gennaio 2015.
Altitudine del centro del comune.
 
Nell'elenco dei comuni italiani al 1° gennaio 2015 sono recepite le rettifiche del dato dell'altitudine del centro capoluogo dei seguenti comuni: Anversa degli Abruzzi, Calitri, Castropignano, Curinga, Erli, Grosotto, Limosano, Melito Irpino, Monacilioni, Montaione, Paulilatino, Pedace, Rosora, Schignano, Sutera, Veroli, Vicoforte e Zignago. La quota riportata nell'elenco comuni italiani è quella riferita alla sede del Municipio e comunicata dagli uffici competenti di ciascun comune.
Città metropolitane.
 
In data 1° gennaio 2015 sono entrate in vigore nove città metropolitane, che subentrano alle province corrispondenti: l'Istat ha provveduto a pubblicare la notizia e i relativi codici all'indirizzo www.istat.it/it/archivio/145343.
 
Permalink
A partire dal 1° gennaio 2015 si rendono disponibili i link permanenti dell'elenco dei comuni italiani in formato csv e in formato xls. Tali indirizzi resteranno immutati ad ogni aggiornamento dei file.
 

Tag: AGRICOLTURA E PESCA 2024 AGRICOLTURA E PESCA 2024 IMU 2024 IMU 2024 LEGGI E DECRETI LEGGI E DECRETI

Allegati

Decreto interministeriale del 28.11.2014 in attesa di pubblicazione
Allegato A al Decreto interministeriale del 28.11.2014 in attesa di pubblicazione
Istat tutti i file
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Commenti

UMBERTO GIANNECCHINI - 13/12/2014

Sono d'accordo con le sigg.re Crox e Nannini. ma in più proporrei al Governo di emanare una legge che obblighi a correggere o integrare tutti i dizionari ed enciclopedie italiane al fine di ridefinire il termine "semplificazione" aggiungendo "Vocabolo sconosciuto ai governanti italiani, veggasi complicazioni" I fatti parlano da soli

agnese nannini - 03/12/2014

Trovo assurdo che lo Stato faccia discriminazioni e che si faccia pagare in base all'altitudine. I principi per pagare le tasse dovrebbero essere diversi visto che abbiamo la pressione fiscale più alta d'Europa! Se bisogna colpire l'agricoltura e gli agricoltori,chiedo che differenza c'è tra chi coltiva il terreno e beneficia di esenzione e sta tra 281-600 metri (quelli sopra i 600 non paga nessuno) Quelli che stanno sotto i 281, invece debbono pagare. Ma non sono terreni agricoli ugualmente, coltivati da imprenditori agricoli o coltivatori diretti? Il Ministro Padoan ce la spiega la differenza, in base al principio di uguaglianza della Costituzione Italiana su cui questo Governo ha giurato? I terreni che coltiva un imprenditore a Pantelleria, dove si fa un buon vino e i capperi ma è sotto di altitudine, non sono forse uguali a quelli di un imprenditore che sta sopra i 281 metri? E soprattutto quell'imprenditore, non è un imprenditore uguale a chi coltiva a 600 metri o tra 600 e 281 metri? Se il principio di questo Governo è di fare "cassa" sta grattando il fondo del barile, perché quando non ci saranno più soldi con questa crisi dove le ditte non investono né per rinnovarsi né per assumere persone e le famiglie non spenderanno più perché non hanno più liquidità, avrà poco da mettere altre tasse...

manila crox - 03/12/2014

Vorrei capire da questo Governo che calpesta la Costituzione e il principio di uguaglianza, quale differenza c'è tra uno IAP o CD che è tra 281-600 metri (e che quindi coltiva il terreno agricolo) e che è esente, rispetto a uno IAP o CD che coltiva e invece paga. Se il principio è che tutti i terreni agricoli debbono pagare, devono pagare tutti. Se il principio è l'esenzione per IAP e CD l'esenzione deve esserci per tutti e non solo per alcuni. Per cui questa legge è chiaramente illegittima. Che Renzi faccia marcia indietro!!!!

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