Con la Circolare n.26/E del 7 agosto 2014, l’Agenzia delle Entrate fa un dettagliato excursus della disciplina fiscale applicabile alle attività di Expo Milano 2015 , come previsto dall’Accordo siglato tra l’Italia e il Bureau International des Expositions incaricato di sovrintendere alle esposizioni universali . L’evento fissato per il periodo 1 maggio- 31 ottobre 2015, avrà come tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e si occupera di alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta, la sostenibilità della filiera agroalimentare nonché la salvaguardia della cultura del cibo.
I soggetti coinvolti nell’evento sono:
- Partecipanti ufficiali (cioè gli Stati e le Organizzazioni internazionali intergovernative),
- Partecipanti non ufficiali (amministrazioni pubbliche territoriali, organizzazioni internazionali, associazioni e imprese estere e non). Paese ospitante (l’Italia),
- il Commissario generale dell’Expo (rappresenta lo Stato italiano nei confronti del Bie)
- l’Organizzatore (“Expo 2015 Spa”)
- il Proprietario delle aree del sito espositivo (“Arexpo Spa”)
- i Servizi
Il documento analizza il trattamento fiscale dei vari soggetti rispetto a:
Imposte dirette
Partecipanti ufficiali e il loro personale non residente o cittadino italiano sono esentati dalle imposte dirette per i redditi prodotti nell’ambito delle attività istituzionali non commerciali. Tali agevolazioni, non valgono, invece, per i redditi derivanti da attività commerciali, i per le quali valgono gli obblighi e gli adempimenti previsti dalle disposizioni fiscali italiane.
Analoghe misure sono previste per i Partecipanti non ufficiali, solo per le attività non commercial.
Imposte indirette
L’esenzione dalle imposte indirette è riconosciuta ai soli Partecipanti ufficiali.
Sia partecipanti ufficiali che partecipanti non ufficiali, invece, possono fruire dell’esenzione dall’Imu e dalla Tasi sui fabbricati.
Attività commerciali
La circolare ribadisce che l'evento ha carattere fondamentalmente non commerciale infatti, solo il 20% dello spazio può essere adibito allo svolgimento di un’attività redditizia come, ad esempio, la ristorazione, la vendita di gadget, gli spettacoli. Tali prestazioni commerciali non godono di alcuna agevolazione e sono soggette agli obblighi fiscali ai fini delle imposte sul reddito e ai fini Iva.
L’Organizzatore
“Expo 2015 Spa” è la società incaricata della realizzazione della manifestazione e della gestione del padiglione Italia. Ai fini Ires e Irap, l’attività istituzionale svolta dall’Organizzatore per il padiglione Italia è la sola esente; le altre attività sono tassate in base alle ordinarie disposizioni fiscali. Ai fini Iva, è prevista l’applicazione sia del reverse charge sia del regime di non imponibilità per gli acquisti di beni e servizi relativi alla realizzazione e alla gestione del padiglione Italia.
Infine, niente imposte di bollo, registro, ipotecarie e catastali per gli atti, le transazioni e le operazioni finanziarie relativi a terreni, fabbricati e aree fabbricabili .
Il Proprietario
i contributi erogati dallo Stato e dalle amministrazioni pubbliche per realizzare le infrastrutture dell’evento non concorrono alla formazione del reddito d’impresa. Il Proprietario, inoltre, beneficia sia del sistema dell’inversione contabile sia delle agevolazioni in materia imposte indirette.
I servizi
Nella circolare si trovano infine alcune precisazioni in merito al regime Iva da applicare ai servizi necessari all’allestimento dei padiglioni, inclusi i servizi accessori come, ad esempio, quelli idrici, elettrici o di telecomunicazioni, riconducibili alle prestazioni realizzate per fiere o esposizioni.