Il Ministero delle Economie e delle Finanze ha pubblicato il Decreto del 14 gennaio 2014 (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2014) in merito alla compensazione di crediti con somme dovute in base agli istituti definitori della pretesa tributaria e deflativi del contenzioso tributario.
La possibilità è stata introdotta dal Decreto Sblocca Debiti (Dl 35/2013).
Si ricorda che i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati al 31 dicembre 2012 nei confronti dello Stato, degli enti pubblici nazionali, delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano, degli enti locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale, per somministrazioni, forniture e appalti, certificati ai sensi dell'articolo 9, comma 3-bis o 3-ter lettera b), ultimo periodo, del Dl 185/2008, possono essere utilizzati in compensazione, su specifica richiesta del creditore, per versare le somme dovute a seguito di accertamento con adesione, adesione all’invito al contraddittorio o al processo verbale di constatazione, acquiescenza, definizione agevolata delle sanzioni, conciliazione giudiziale e mediazione. La possibilità è stata introdotta dal Dl 35/2013.
I debiti da accertamento tributario sono individuati attraverso i codici, riportati nella tabella, Allegato-1 al Dm 14 gennaio 2014, che devono essere indicati nel modello F24 telematico in corrispondenza delle somme relative ai debiti da accertamento tributario, esposte nella colonna “importi a debito versati”. Eventuali aggiornamenti della tabella sono pubblicati esclusivamente sul sito internet dell'Agenzia delle entrate.
In Allegato:
- Decreto del MEF del 14 gennaio 2014
- Allegato 1 - Elenco dei codici tributo del modello F24 utilizzabili per il pagamento dei debiti da accertamento tributario ex art. 28-quinquies del D.P.R. n. 602/73
- Allegato 2 - Specifica dei flussi informativi scambiati tra l'Agenzia delle Entrate e la Piattaforma di Certificazione dei Crediti (PCC)