Il 23 dicembre 2013, il Senato, con 167 si, ha approvato in terza lettura e in via definitiva, senza modifiche, il
disegno di legge N. 1120-B (Legge di Stabilità 2014), già approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.
Il voto di fiducia è stato concesso con 167 sì e 110 no.
Confermato l’addio all’Imu, e introdottala la nuova IUC, imposta unica comunale, basata sul calcolo delle precedenti Tares e Tasi. La nuova imposta si baserà su due presupposti imopositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore e l’altro collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali.
La IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.
L’aliquota massima complessiva dell’IMU e della TASI non può superare i limiti prefissati per la sola IMU, come stabilito dal comma 677, ovvero il comune, con la medesima deliberazione di cui al comma 676, può determinare l’aliquota rispettando in ogni caso il vincolo in base al quale la somma delle aliquote della TASI e dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non sia superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre 2013, fissata al 10,6 per mille e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologie di immobile. Per il 2014, l’aliquota massima non può eccedere il 2,5 per mille.
Confermato anche il bonus mobili e ristrutturazioni, con detrazione del 50% per gli interventi fino ad un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare,mentre gli sconti per la riqualificazione energetica rimangono al 65%, rimasto invariato anche il bonus elettrodomestici.