Pubblicato in GU serie generale n. 82 dell' 8 aprile 2013, il Decreto sblocca debiti della Pubblica Amministrazione contenente misure in materia di pagamento dei debiti della pubblica amministrazione maturati al 31 dicembre 2012, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali. Il decreto approvato dal Consiglio sblocca da subito i pagamenti di debiti commerciali delle PA verso imprese, cooperative e professionisti, infatti da oggi prende il via il rimborso di 40 miliardi di euro di pagamenti di debiti delle Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese, entro il 30 aprile saranno resi noti gli spazi finanziari ed entro il 15 maggio la ripartizione delle risorse rispetto alle richieste.
Il peso ormai abnorme di tale arretrato è uno dei nodi principali che ostacolano la ripresa, con effetti diretti sulla liquidità delle imprese fornitrici della PA ed effetti moltiplicatori a catena sullo scaduto tra imprese private e sul loro indebitamento nei confronti del sistema bancario. Un volume di arretrati tale da compromettere anche il mantenimento dei livelli occupazionali e ostacolare l’investimento e la crescita delle aziende del Paese.
Come precisato nel Comunicato stampa del Governo, il decreto delinea, altresì, specifiche procedure da seguire per ottenere i pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, i pagamenti sono disciplinati, infatti, in relazione alle diverse tipologie di credito delle imprese nei confronti della pubblica amministazione e alla necessità di non mancare agli obiettivi di finanza pubblica, recentemente deliberati dal Parlamento, in materia di deficit e di debito.
In particolare:
- Comuni e Province, entro il prossimo 30 aprile, faranno richiesta di autorizzazione al Mef per i pagamenti da effettuare. Tali pagamenti saranno autorizzati entro il 15 maggio e finanziati con le disponibilità liquide degli enti. Entro il 15 giugno le Amministrazioni dovranno comunicare importi e tempistiche alle imprese beneficiarie dei pagamenti. Sin da subito, in attesa della citata autorizzazione, i Comuni e le Province possono, comunque, iniziare a pagare i propri debiti nel limite del 50% dei pagamenti programmati.
- Comuni, Province, Regioni e ASL, se non hanno disponibilità liquide, possono ottenere finanziamenti a valere sul Fondo. A tal fine, entro il prossimo 30 aprile faranno richiesta al Mef delle risorse necessarie per i pagamenti e dovranno ricevere entro il 15 maggio le relative ripartizioni, a valere sul Fondo.
- Entro il 31 maggio 2013 le P.A. debitrici dovranno comunicare alle imprese creditrici il piano dei pagamenti.
Per le citate procedure non sarà necessaria la richiesta di certificazione da parte delle imprese creditrici, ma sarà responsabilità diretta dell’Amministrazione identificare i soggetti creditori e gli importi da pagare.
In caso di richiesta di pagamenti per importi superiori alle disponibilità, le Amministrazioni seguiranno il criterio dell’anzianità del credito scaduto: prima i crediti non ceduti pro soluto in ordine di “anzianità”, poi i crediti ceduti pro soluto in ordine di “anzianità”.
Il Decreto include i debiti accumulati dagli enti del Servizio sanitario nazionale nei confronti delle imprese che forniscono ad Asl ed ospedali beni e servizi (farmaci, dispositivi medici ecc.), ovvero lo Stato è autorizzato ad effettuare anticipazioni di liquidità alle Regioni e alle Province autonome fino a 14 miliardi di euro, di cui 5 miliardi per l'anno 2013 e 9 miliardi per il 2014, per favorire l'accelerazione dei pagamenti dei debiti degli enti del Servizio sanitario nazionale.