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DECRETO SVILUPPO APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

2 minuti, 15/06/2012

Decreto Sviluppo approvato dal Consiglio dei Ministri

Approvato venerdì 15 giugno dal Consiglio dei Ministri il Decreto Sviluppo (Decreto crescita), un pacchetto contenente un ventaglio di misure urgenti e strutturali che hanno come obiettivo la crescita e la riduzione della dimensione e del peso dello Stato; ecco la Relazione illustrativa del Governo delle misure del pacchetto sviluppo e crescita sostenibile

Forma Giuridica: Normativa - Decreto Legge
Numero del 15/06/2012
Fonte: Governo Italiano
Ascolta la versione audio dell'articolo
Approvato venerdì 15 giugno dal Consiglio dei Ministri il "Decreto Sviluppo".

Come precisato nel Comunicato Stampa del Governo, il provvedimento punta ad attivare molteplici leve necessarie per stimolare il rafforzamento della competitività, la ripresa della domanda, lo stimolo al dinamismo imprenditoriale: dall’attrazione di capitali privati all’accelerazione e semplificazione delle procedure per recuperare il ritardo infrastrutturale accumulato, dal rilancio dei settori dell’edilizia e delle costruzioni alle misure per lo sviluppo dei porti, dalla costituzione del Fondo per la Crescita sostenibile grazie al riordino e alla semplificazione degli strumenti di incentivazione alle imprese, al credito d’imposta per le  assunzioni di personale altamente qualificato, dall’introduzione di nuovi strumenti di finanziamento e accesso al credito per le imprese, alle misure volte a facilitare la risoluzione in continuità delle crisi aziendali, dalle misure per il sostegno all’internazionalizzazione e alla realizzazione delle infrastrutture energetiche, agli interventi per ridurre i tempi della giustizia civile.

Altri provvedimenti seguiranno anche in funzione delle risorse che si renderanno via via disponibili e nel rispetto degli obbiettivi  di finanza pubblica che l’Italia ha assunto nei confronti dell’Unione Europea e del resto del mondo.

Le misure del pacchetto sviluppo sono illustrate nel documento n. 2, qui allegato.

Tra le misure a favore della casa e della famiglia segnaliamo:
  • Confermata ed estesa la disciplina degli incentivi fiscali per le spese di ristrutturazione edilizia.
    L’agevolazione favorisce gli interventi edilizi ordinari.
    La proposta prevede l’innalzamento, fino al 30 giugno 2013, delle soglie di detrazione IRPEF al 50% (attualmente è prevista al 36%) per lavori fino a 96 mila euro (attualmente fino a 48 mila euro), per favorire interventi di ristrutturazione edilizia.
  • Consentita dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno 2013 la detrazione di imposta del 50 per cento per le spese per interventi di riqualificazione energetica (fino al 31 dicembre 2012 resta valida la detrazione pari al 55%).

Confermato il bonus assunzione di personale qualificato
Previsto per tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dalle dimensioni aziendali, dal settore economico in cui operano, nonché dal regime contabile adottato, un contributo sotto forma di credito d'imposta del 35%, con un limite massimo pari a 200 mila euro ad impresa, del costo aziendale sostenuto per le assunzioni a tempo indeterminato di nuovi ricercatori, ovvero di:

  1. personale in possesso di un dottorato di ricerca universitario conseguito presso una università italiana o estera se riconosciuta equipollente in base alla legislazione vigente in materia;
  2. personale in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico, di cui all’Allegato 2 al presente decreto, impiegato in attività di Ricerca e Sviluppo, come specificato al comma 3.

Ripristino IVA per cessioni e locazioni nuove costruzioni
L’attuale normativa prevede che le cessioni e le locazioni da parte delle imprese edili di nuove costruzioni destinate ad uso abitativo, oltre il termine di cinque anni dalla costruzione, sono esenti dall’imposizione di IVA. Tale disciplina impedisce quindi alle imprese di costruzione di portare a compensazione l’IVA pagata per la realizzazione dell’opera, nel caso in cui questa venga venduta o locata dopo il termine di cinque anni. In questa situazione, l’IVA rimane quindi a carico degli imprenditori edili.
La norma abolisce il limite temporale dei cinque anni
, prevedendo quindi che le cessioni o locazioni di nuove abitazioni effettuate direttamente dai costruttori siamo sempre assoggettate ad IVA, consentendo di conseguenza alle imprese di avvalersi della compensazione.

Le misure del pacchetto sviluppo sono illustrate nel documento n. 2, allegato al comunicato del Governo e qui di seguito riportato.


Tag: LEGGI E DECRETI LEGGI E DECRETI

Allegato

Allegato 2 - Misure del Decreto Sviluppo illustrate dal Governo
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