Il Presidente del Consiglio, Mario Monti e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero, hanno tenuto ieri 4 aprile una conferenza stampa per illustrare “La riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”.
La riforma è stata presentata in forma di disegno di legge, che dovrà poi essere approvato dal Parlamento prima di entrare in vigore.
Monti ha introdotto il DDL dicendo che "questo rappresenta un impegno di riforma di "rilievo storico per l'Italia" che porta a una svolta nel mercato del lavoro dove la prospettiva di crescita caratterizza ogni aspetto della riforma stessa, la quale intende realizzare un mercato del lavoro dinamico in grado di contribuire alla creazione di occupazione, in quantità e qualità.
La riforma permetterà di contrastare il dualismo del mercato del lavoro italiano favorendo l'instaurazione di rapporti di lavoro più stabili preservando al contempo la flessibilità, e limitando la precarizzazione per i giovani e per le categorie più deboli."
Diverse le novità, ma la principale riguarda la rimodulazione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori, che in queste settimane è stato al centro dei dibattiti, in particolare la nuova possibilità di licenziamenti per motivi economici, che inizialmente non contemplava la possibilità di reintegro.
Nel testo presentato ieri a Napolitano torna invece la possibilità di reintegro per il lavoratore licenziato per motivi economici, nel caso in cui il giudice dimostri che la motivazione stessa sia infondata.
Il DDL è stato trasmesso al Quirinale e approderà presto alle Camere.
Il 28 giugno 2012 la Riforma del Mercato del Lavoro diventa Legge, scarica il testo della Legge contenente "disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita".