I datori di lavoro che hanno commesso errori nella compilazione della domanda di esonero contributivo legato al possesso della certificazione di parità 2023 (legge 162 2021) possono rettificare i dati. Per farlo, devono:
- rinunciare alla domanda presentata erroneamente e
- inviarne una nuova con le informazioni corrette
- entro il termine perentorio del 15 ottobre 2024.
Se la domanda non viene corretta entro questa data, verrà comunque elaborata, ma il beneficio sarà ridotto in base all'errore presente.
E' la novità comunicata dall'INPS nel messaggio 2844 pubblicato il 13 agosto 2024.
L'istituto lo ha ricordato con un nuovo comunicato riepilogativo il 2 ottobre scorso. QUI IL TESTO
Ricordiamo di seguito le principali indicazioni sul tema e le istruzioni complete sulle modalità di rettifica delle domande.
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1) Esonero contributivo parità di genere: come rettificare la domanda
Nel messaggio INPS ricorda che nella domanda è fondamentale indicare la retribuzione media mensile globale e non quella del singolo lavoratore.
Per retribuzione media mensile globale si intende la media di tutte le retribuzioni erogate nel periodo di validità della certificazione (36 mesi) e non la media dei singoli lavoratori. Per esempio, se un'azienda ha 50 dipendenti, la retribuzione media mensile globale deve considerare l'intera massa salariale nel periodo di tre anni.
Inoltre, l'INPS chiarisce che una volta approvata la domanda, l'esonero sarà valido per tutti i 36 mesi di validità della certificazione, indipendentemente dall'eventuale indicazione errata di una durata inferiore nella domanda, poiché l'ente provvederà a sanare automaticamente la situazione.
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2) L'esonero contributivo per parità di genere: cos'è e come si ottiene
Esonero contributivo
I datori di lavoro del settore privato che hanno una certificazione di parità di genere possono beneficiare di uno sconto sui contributi previdenziali:
- pari all'1 % della media mensile complessiva delle retribuzioni dei dipendenti,
- fino a un massimo di 50.000 euro all'anno
- per ogni codice fiscale aziendale .
In caso di esaurimento delle risorse disponibili (50 milioni di euro annui), l'esonero sarà proporzionalmente ridotto per tutti i beneficiari.
Certificazione di parità
L'INPS verifica che la certificazione sia conforme prima di concedere l'esonero Per essere valida, la certificazione deve essere rilasciata da organismi accreditati secondo le norme UNI.
Leggi per maggiori dettagli Certificazione parità di genere. ecco i parametri
Codice di Autorizzazione
Le aziende che ottengono l'esonero verranno identificate tramite un codice di autorizzazione (CA) "4R", che indica l'autorizzazione all'esonero secondo quanto stabilito dall'articolo 5 della legge n. 162/2021.
Tempistiche e Fruizione dell'Esonero:
L'esonero autorizzato potrà essere utilizzato dal primo mese di validità della certificazione e per l'intero periodo di durata della stessa (fino a 36 mesi).
L'effettiva fruizione dell'esonero potrà iniziare solo dopo l'elaborazione massiva delle domande, che avverrà dopo la scadenza del termine per la rettifica (15 ottobre 2024).
Vedi tutte le istruzioni INPS in Esonero contributivo parità: al via le domande
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