Con il messaggio 755/2024 INPS ha comunicato che le novità sull'IRPEF introdotte dal decreto 216 2023 verranno applicate sulle prestazioni dell'istituto a partire da marzo 2024 .
In particolare si ricorda che gli scaglioni di reddito con le relative aliquote ai fini dell'applicazione dell' Irpef a partire dal 2024 sono passate da 4 a 3 e sono dunque le seguenti :
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro,
- 35% fra 28.000 e 50.000 euro e i
- 43% oltre 50.000 euro annui.
Inoltre :
- è stata innalzata da 1.880 a 1.955 euro la detrazione spettante fino a 15.000 euro di reddito complessivo per i titolari di redditi di lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (tra cui gli assegni derivanti da esodo anticipato, isopensione, APE Sociale ), calcolata sul reddito complessivo del beneficiario
- il trattamento integrativo (Tir) sui trattamenti di accompagnamento a pensione (Ape sociale e assegni di esodo) spetta solamente quanto l’imposta lorda supera la detrazione di lavoro dipendente, con un correttivo di euro 75 , da rapportare al periodo di lavoro nell’anno.
Il messaggio precisa infine che le novità non riguardano gli assegni straordinari dei Fondi settore credito e credito cooperativo
L'applicazione sugli assegni relativi al mese di marzo comprende anche conguaglio delle differenze rispetto alla precedente tassazione applicata nei primi due mesi dell’anno con una specifica annotazione.«da questa mensilità la tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni IRPEF del decreto legislativo 216/2023».
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1) Pensioni marzo 2024 data di pagamento e altre novità nel cedolino
L'istituto ha informato inoltre con il consueto comunicato mensile sul cedolino di pensione che per gli assegni di marzo 2024 il pagamento avverrà con valuta 1° marzo.
Con riguardo alle trattenute fiscali ( conguaglio di fine anno 2023, addizionali regionali e comunali) Inps precisa che se nel corso del 2023 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenutein misura inferiore a quanto dovuto, le differenze a debito sono state recuperate sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024, e in caso ciò non sia stato sufficiente per il recupero totale, si proseguirà con le trattenute sui ratei mensili successivi, fino all’estinzione del debito.
Solo per i pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, e con conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre.
Anche sul rateo di marzo, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2023 (in 11 rate, da gennaio a novembre ) e le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2024.
Infine si ricorda che invece :
- le prestazioni di invalidità civile,
- le pensioni o gli assegni sociali,
- le prestazioni con particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo)
non subiscono trattenute fiscali.
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